Cinque modi per sopravvivere alla Pasqua dopo una perdita

pasqua lutto perinatale incompetenza cervicaleChi ha perso un figlio in gravidanza o subito dopo la nascita può avere difficoltà a trascorrere la Pasqua serenamente. Come fare?

Come ogni ricorrenza, anche questo giorno, infatti, porta con sé un carico di aspettative a cui può essere difficile far fronte: pranzi difamiglia, uova colorate da scartare, auguri e inviti a gite fuori porta possono generare nei genitori in lutto sentimenti contrastanti.

Per affrontare i timori che si possono provare in questo giorno, può essere utile capire le radici di questi sentimenti e seguire alcuni semplici consigli pratici.

PERCHE’ LA PASQUA E’ UN GIORNO DIVERSO DAGLI ALTRI

La Pasqua non è una festa qualsiasi: è il giorno in cui i cristiani celebrano la resurrezione di Gesù, simbolo di salvezza per tutti i credenti. In questa occasione, le famiglie spesso si riuniscono, per trascorrere insieme le giornate di festa, fra tavole imbandite con piatti tradizionali e momenti di preghiera e raccoglimento.

Ogni rituale in queste occasioni è ricco di significato, compreso ciò che viene scelto per imbandire la tavola: l’uovo di Pasqua, simbolo di fertilità e di nascita di una nuova vita; la colomba, simbolo di pace e della discesa di Cristo e dello Spirito Santo in Terra; l’agnello, simbolo del sacrificio di Gesù, figlio di Cristo, “immolato come un agnello” per la salvezza degli uomini in Terra.

Dopo la perdita di un figlio, per i genitori credenti, partecipare ai riti e alle tradizioni pasquali così ricche di significato può rivelarsi un’esperienza particolarmente dolorosa: come non immedesimarsi in Maria nel dolore di aver assistitito alla morte del proprio figlio? Come non constatare, con dolore immenso, che il proprio bambino, al contrario di Gesù, non è risorto?

Ma la Pasqua può rivelarsi dolorosa non solo per i genitori cristiani. L’atmosfera di festa di queste occasioni può stridere profondamente con il cuore spezzato di qualsiasi genitore, credente e non: come non pensare che il proprio figlio non aprirà mai un uovo di Pasqua e che sarà per sempre assente a questo – e ad ogni altro – “giorno di Festa”?

Conoscere e riconoscere questi sentimenti è il primo passo fondamentale per comprendere i sentimenti dei genitori in lutto in questi giorni così particolari. Trascorrere la Pasqua serenamente non è però impossibile per chi ha alle spalle l’esperienza della perdita: ecco cinque consigli per affrontare al meglio questi giorni.

  1. NATALE CON I TUOI, PASQUA CON CHI VUOI

In questo caso, il famoso detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” viene in aiuto dei genitori resi fragili dalla perdita. Se il pranzo in famiglia sembra un’impresa impossibile, non temete di organizzare altro o, se preferite, di trascorrere il giorno di Pasqua nell’intimità della vostra casa. Non ci sono regole o scelte migliori di altre: la migliore guida è il vostro cuore.

  1. L’UOVO DI PASQUA Sì O NO?

Alcuni genitori potrebbero trovare impossibile anche la sola idea di scartare un uovo di Pasqua, mangiare la colomba o partecipare ad una grigliata di Pasquetta. Altri, al contrario, potrebbero invece desiderare di trascorrere il giorno di Pasqua come “hanno sempre fatto” e di trovare conforto nella presenza di amici e parenti. Anche in questo caso, assecondate senza timore i vostri desideri e non sbaglierete.

3. RICORDATE IL VOSTRO BAMBINO IN CIELO

Ci siamo soffermati diverse volte sull’importanza di fare qualcosa per il proprio bimbo in cielo. Anche in occasione della Pasqua, se lo desiderate, rendete tantigibile l’amore che provate per vostro figlio o vostra figlia facendo un’attività a vostra scelta, dedicata a lui o a lei: ascoltate una canzone, fate un disegno, comprate un oggettino…lasciate spazio alla vostra creatività, per regalare ai vostri figli – e a voi stessi – un sorriso, in questo giorno diverso dagli altri.

4. CONDIVIDETE I VOSTRI SENTIMENTI

I sentimenti che possono provare i genitori in lutto durante i giorni di Pasqua sono molto peculiari e potrebbero non essere compresi, in un primo momento, da tutti gli amici e i parenti. Se ve la sentite, non abbiate però timore di esternare ciò che provate e le vere motivazioni delle vostre scelte inerenti il modo di festeggiare o meno i giorni di Pasqua. Eviterete in questo modo incomprensioni e, ne siamo certi, riceverete gesti di vicinanza e affetto.

5. IL VERO SIGNIFICATO DI QUESTO GIORNO

Al di là che siate credenti o meno e del valore simbolico specifico di questa festa, la Pasqua può essere letta , in primo luogo, come la Festa della vittoria dell’amore sulla morte. Chi ha vissuto l’esperienza devastante della perdita di un figlio lo sa: la morte non cancella i sentimenti che si provano per il proprio bambino, anzi…paradossalmente, li moltiplica. E’ questa la chiave di lettura più profonda della condizione di un genitore speciale: quando un figlio muore, resta l’amore, che altro non è che il più grande simbolo della sua breve, ma preziosissima, vita.

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