Un altro giorno senza voi

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Il momento più difficile della giornata è il mattino.

Suona la sveglia, la spengo subito…ma perché alzarsi se non ci siete voi?

Tic tac tic tac. Il tempo passa, ma non per me.

Allungo il braccio, mi accarezzo la pancia, ma perché lo faccio se non ci siete più? mi giro su un fianco, mi si chiudono gli occhi, ma è davvero sonno? non lo so più.

Chi perde un figlio può soffrire di insonnia o, al contrario, può dormire più di quanto fosse solito prima.

Si tratta di reazioni normali e comuni alla tragedia che ci è accaduta. Quando si perde un figlio, il corpo può cercare rifugio nel sonno per sfuggire alla realtà, o, al contrario, temere la notte, per i pensieri che la potrebbero accompagnare.

Come trovare la forza di affrontare un’altra notte, un altro giornosenza i nostri figli?

Il tempo aiuta. Ma non basta.

A distanza di mesi, a volte anni, le difficoltà ad accettare quanto accaduto possono affievolirsi e lasciare spazio all’accoglienza di un nuovo domani.

Ma ciò, non avviene grazie al tempo. È grazie a noi, che nel tempo, se facciamo passi avanti nell’elaborazione del lutto, possiamo stare meglio e trovare la forza di affrontare la realtà, giorno dopo giorno.

Soprattutto all’inizio, quando lo shock e il dolore per la perdita possono essere accecanti, ci sono attività che possono aiutarci a riprendere contatto con noi stessi: scrivere un diario, un blog, leggere su internet altre storie come le nostre o un libro sull’elaborazione del lutto perinatale.

Ma poi ci è richiesto un enorme sforzo. Quello di abbracciare tutto quanto scriviamo, leggiamo, proviamo e farlo diventare parte di noi e della nostra nuova vita. 

Perché è così: dal momento in cui siamo diventati genitori di un angelo, la nostra vita, il nostro modo di guardare il presente e il futuro sono cambiati per sempre. Perché siamo cambiati profondamente noi.

Inizialmente, rimpiangevo la me di prima, sicuramente più spensierata di adesso.

Oggi però non vorrei più tornare indietro, perché ho capito che la vera me è quella di adesso: mamma, donna, consapevole dei suoi limiti ma più determinata che mai nel voler realizzare i propri sogni.

Oggi mi addormento pensando che se ce l’ho fatta ieri, posso farcela anche domani, che se sono sopravvissuta alla morte dei miei figli, posso affrontare tutto.

Oggi mi alzo, consapevole del mio coraggio, determinata a vivere un giorno migliore, per i miei figli in cielo, ma anche per me.

L. H.

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