Cervicometria

dottore incompetenza cervicale ic.itLa presenza di incompetenza cervicale (IC) nella donna viene di norma diagnosticata mediante l’osservazione di modificazioni anomale progressive o improvvise del collo uterino nel secondo trimestre di gravidanza.

Attualmente, la tecnica riconosciuta più affidabile per monitorare puntualmente tali fattori è l’ecografia transvaginale con misurazione della cervicometria (o ultrasonografia trans–vaginale (TV)).

Misurazione della cervicometria

Nelle donne destinate a partorire a termine, il collo uterino tende a rimanere stabile durante le prime 28-30 settimane di gestazione per poi subire un fisiologico, progressivo raccorciamento nell’ultimo trimestre di gravidanza. Nelle donne affette da Incompetenza Cervicale (IC), questo processo avviene precocemente, nel secondo trimestre di gravidanza.

La cervicometria permette di osservare le eventuali modificazioni della cervice, valutando la lunghezza e la dilatazione del collo uterino in gravidanza quali fattori predittivi di rischio di parto pretermine (PP).

Ad oggi, questo esame è indicato durante il secondo trimestre di gravidanza per le donne che hanno almeno un parto pretermine alle spalle; non è infatti un esame previsto per tutte le gravidanze.

L’osservazione e la misurazione del collo uterino mediante cervicometria sono raccomandabili a partire dalla 14/16 settimana, o prima, nei casi di parti pretermine pregressi ad età gestazionali molto precoci. Quando, in una paziente con esperienza pregressa di parto pretermine, quest’esame rileva un collo dell’utero di lunghezza inferiore ai 25 mm o dilatazioni anomale della cervice (es. funneling) entro la 24 settimana, è possibile che la gravidanza sia considerata a rischio di parto prematuro.

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Fonti principali:

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