Nella gioia e nel dolore

matrimonio incompetenza cervicale ic.it“…di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

Ecco quello che ho promesso al mio compagno, consapevolmente, meno di tre anni fa

Sapevo che non sarebbe stato tutto una favola, che avremmo attraversato, come tutti, anche momenti difficili

Mai però avrei immaginato che saremmo stati messi alla prova dalla vita così presto, e in modo così crudele

Dopo poco più di un anno dal nostro matrimonio, in attesa del primogenito e all’apice della felicità, una tragedia, improvvisa, ha irrimediabilmente spezzato le nostre vite: un parto veloce come un fulmine al sesto mese di gravidanza…e la sentenza che nostro figlio non ce l’avrebbe fatta

I mesi che seguirono furono un susseguirsi veloce eppur lento di pianti, nuove consapevolezze, analisi, consulti con 4 medici diversi, tutti ottimisti…e di speranze, con l’arrivo della nostra seconda gravidanza

Cos’altro poteva accaderci ancora?

Impossibile che potesse andarci male nuovamente…

E invece, andammo incontro ad una nuova tragedia: un secondo parto prematuro, ancora più veloce, ancora, se possibile, più drammatico del primo

I medici increduli ci guardarono sconsolati: siete stati proprio sfortunati

Ma è davvero così?

È, il nostro, un matrimonio sfortunato?

Di certo, la nostra unione è stata messa alla prova:

Lutti, pianti, shock, speranze, illusioni…dolore su dolore

Ma il nostro matrimonio non è solo questo

Nonostante tutto, i giorni felici sono, ancora oggi, di più di quelli infelici

Nonostante tutto, è proprio nei giorni più bui che l’amore l’uno per l’altra è stato più evidente

Nonostante tutto, non vorrei un altro matrimonio

Perché ciò che ci è successo non è legato in alcun modo alla scelta di coppia che abbiamo fatto

Perché ci sarebbe capitato comunque, anche se avessimo scelto di cercare una gravidanza senza esserci fatti prima quelle promesse sull’altare

Perché, se la si può chiamare così, l’unica vera sfortuna è stata che io nascessi così, con una forma grave di incompetenza cervicale (IC)

Certo, avrei, tanto, voluto sapere prima del mio problema…per poter avvisare il mio compagno dei rischi a cui andava incontro scegliendo me come madre dei suoi figli…

Certo, il pensiero che un’altra donna lo avrebbe potuto rendere padre in terra senza dolore ancora oggi mi pesa profondamente

Ma chi sa, veramente, a cosa andrà incontro, quando intreccia una storia con un’altra persona?

Sull’altare, la promessa vera che ci siamo scambiati è solo quella di rimanere uniti, nonostante tutto

e noi abbiamo deciso di rinnovare quella promessa ogni giorno…nonostante le prove atroci che la vita ci ha scagliato contro.

Non è, questo, un matrimonio che funziona?

Io credo di sì, nonostante tutto.

L.H.

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