E’ successo a te perché potevi affrontarlo

coraggio incompetenza cervicale ic.it“Le cose non capitano per caso”

“È successo a te perché potevi affrontarlo”

“Un giorno capiremo il senso di tutto questo”

Come rispondere a chi dice frasi di questo tipo?

Solitamente, si tratta di frasi pronunciate a fin di bene…di fronte a uno shock così grande come, ad esempio, la perdita di un figlio, molte persone semplicemente non sanno cosa dire, ma, pensando di essere in dovere di consolare le persone in lutto, spesso si aggrappano al proprio credo e dicono parole come queste, consolatorie, di fatto, solo per loro.

Sono consolatorie per chi le pronuncia, che non è colpito dalla tragedia, perché grazie a questi pensieri gli è possibile convincersi che quanto accaduto abbia un senso e che chi lo affronta ce la farà.

Cosa c’è di più spaventoso, infatti, delle cose che sembrano non avere un senso e del rischio che la persona colpita da una tragedia, specialmente se una persona cara, possa crollare, a causa di questo?

Nulla. Non ci sono cose più spaventose di queste. Ed è proprio questa paura che può spingere a trovare rifugio e consolazione in credi, detti e superstizioni, che permettano di mettere subito una pezza  sulla paura.

Secondo me, tutto è molto più complesso di quanto frasi come queste ci vogliano far credere.

Di certo, sarebbe molto bello se tutto avesse un senso, se le cose brutte accadessero solo a chi è in grado di affrontarle, se potessimo stare tranquilli per il fatto che un giorno capiremo il perché di quanto ci accade.

Forse, almeno una delle migliaia di religioni che esistono al mondo è in grado di dare una risposta  vera ai nostri perché…ma che le tragedie capitino a chi le sa affrontare mi sembra talmente lontano da quello che vedo attorno a me, che non riesco nemmeno per un momento a pensare che possa essere vero.

Come giustificare, altrimenti, le persone che crollano nella depressione (o altro), davanti a una tragedia, a una malattia, a un ostacolo più grande di loro? La regola di cui sopra vale per tutti tranne che per loro? Che succede, allora, se si fa parte di queste eccezioni?

Chi ce lo farebbe fare inoltre di essere forti?  Tanto varrebbe essere debolissimi, così da non farci più succedere nulla di brutto..!

La verità è che tutti, prima o poi, sono chiamati ad affrontare delle difficoltà; ma è vero anche che ci sono vite più difficili di altre.

La verità è che non ci è dato sapere, in questa vita, del perché delle cose, belle o brutte; solo la fede in una religione o in un credo può dare conforto sul fatto che, in un altra vita o dimensione, potremo capire.

La verità è che le tragedie non guardano in faccia nessuno: una volta che colpiscono, si può sopravvivere, a volte, persino tornare a vivere nonostante il dolore; oppure si può soccombere.

E la reazione dipende unicamente dal nostro coraggio, che non è innato, ma che va costruito e rinnovato giorno dopo giorno.

“Le cose non capitano per caso”

“È successo a te perché potevi affrontarlo”

“Un giorno capiremo il senso di tutto questo”

Oggi rispondo a queste domande dicendo “forse è così…ma non era scontato che io sopravvivessi.”

Se sono qui, ancora in piedi sulle mie gambe, lo devo a me stessa. E al mio coraggio.

L.H.

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