Le parole che fanno male

parole che fanno male incompetenza cervicale ic.itQuando si è travolti da un dolore enorme come quello della perdita di un figlio in gravidanza, si può diventare particolarmente vulnerabili alle parole.

È esperienza comune di noi genitori, dopo la perdita, quella di essere soggetti a rassicurazioni e parole che vorrebbero essere di conforto, ma che invece hanno come unico effetto quello di trafiggere nel centro il nostro cuore già troppo vulnerabile.

“Era destino che andasse così”

“Forse aveva problemi fisici?”

“Forse era meglio aspettare prima di avere un’altra gravidanza?”

“Sei giovane, avrai altri figli”

Sono queste solo alcune fra le più comuni frasi che ci è toccato sentire almeno una volta nei giorni delicati del post-perdita.

Perché ci fanno così tanto male?

Perché sono frasi che sfuggono dalle labbra a consolazione di chi le pronuncia, non di chi ha vissuto la tragedia.

Non fraintendetemi..la zia, l’amica, la vicina, la portinaia, la dottoressa…avevano sicuramente buone intenzioni, quando ci hanno distrutto con il solo pronunciare poche parole.

Sinceramente, credo che di fronte alla morte di un bambino, quasi nessuno riesca a dire una qualsiasi cosa per cattiveria.

Ma per incapacità sì. Incapacità di accettare, incapacità di comprendere, incapacità di immedesimarsi in noi madri e padri costretti da una vita meschina a dire addio ai nostri figli così prematuramente.

E lo fanno anche per volontà di allontanare da se stessi tutto il dolore che ne consegue. Il prima possibile.

La verità è che gli altri non sono in grado e, in fondo, magari inconsciamente, non vogliono comprendere la nostra realtà, troppo difficile e spaventosa da reggere.

Per gli altri è un sollievo poter incasellare quanto accaduto come “il volere del destino, di Dio, del Karma, di Allah, di Buddha”…magari perché il bambino “avrebbe avuto qualche problema, chissà, meglio ora che poi…”

Per gli altri è consolatorio pensare che “sicuramente ci saranno altri figli” e che  “saremo compensati”, in questo modo, dello strazio di oggi.

Per gli altri è più facile pensare che sia colpa di qualcosa o qualcuno: “del medico incapace, del lavoro troppo stressante, del pasto troppo pesante, dell’aver cercato una gravidanza troppo presto…”.

Ma la nostra verità è un’altra.

La verità di chi ha perso un figlio è che è chiamato a vivere una vita che si scontra drammaticamente con il volere di qualsiasi Dio in cui si possa credere o meno. E vivere questo tipo di vita é un incubo.

La verità è che anche se avremo il dono un giorno di crescere un figlio in terra, ciò che abbiamo perso con i nostri figli in cielo è perso per sempre. E ne soffriremo, soprattutto, per sempre.

La verità di chi perde un figlio a causa dell’incompetenza cervicale (IC) è che non c’è nessuno con cui prendersela.

I protocolli medici attuali sono una giungla: la scelta del trattamento giusto è lasciato al singolo specialista, che, sulla base di relativamente pochi dati disponibili, si trova nella drammatica situazione di fare scelte  che possono rivelarsi fatali.

E non c’è movimento brusco, indigestione, pensiero brutto a cui potersi aggrappare per dare una colpa dell’accaduto.

L’incompetenza cervicale è un problema meccanico, sul quale nulla ha effetto, se non il trattamento medico giusto per il singolo caso specifico.

Non c’è consolazione per noi e non c’è possibilità di tornare indietro. Possiamo solo andare avanti, con lo strazio che almeno su questa terra, non avremo la possibilità di vivere ciò che più avremmo desiderato al mondo: crescere tutti i nostri amatissimi figli.

Se una persona a cui tieni ha perso un figlio, fai attenzione alle parole.

Morditi la lingua, piuttosto che lasciarti sfuggire frasi che fanno male.

Abbracciala in silenzio piuttosto, e stalla ad ascoltare.

Se proprio senti il bisogno di consolare, dì che tu ci sei e che ci sarai. Ma dillo solo a patto che sia vero e che tu sia disposto ad accogliere tutto di lei.

Perché perdere un figlio è una cosa grande. Non ci sono parole.

Ma si può fare tanto per noi. 

L.H.

Racconta la tua esperienza su incompetenzacervicale.it
incompetenzacervicale-it-logopiccolo
Copyright ©. Tutti i diritti sono riservati.

Leave a Reply