La pancia delle altre

la pancia delle altre incompetenza cervicale.itAvevo sempre amato i bambini, guardato con commozione le donne in attesa

Cos’erano quei sentimenti nuovi, dopo la perdita dei miei due bambini?

Prima, mi bastava pensare all’arrivo di un neonato per sentirmi pervadere dall’euforia

Cos’era, ora, quella tempesta che sentivo dentro?

Emozioni forti, contrastanti, del tutto nuove per me

Fra queste, una mi stupiva più di tutte: il terrore per le gravidanze delle altre

Ogni nuova pancia aumentava la tensione:
come andrà? ce la farà?

Ogni loro visita era una tortura: se andava male, entravo in crisi; se andava bene, il sollievo si mischiava al dolore…pensando a me, non altrettanto fortunata…

Tanta era la voglia di urlare:

Stai attenta, fatti controllare!

Non dare nulla per scontato, goditi ogni momento!

Come hai fatto ad arrivare al 7 mese? perché io non ci son riuscita?!

Butta subito quella sigaretta, guai a te se non sarai una buona madre!

Combattuta tra tanti pensieri stavo zitta…e stavo male

Poi mi domandai se quelle gravidanze avevano effetto sulla mia vita, e se io potevo averne su di loro, davvero

Se la mia amica aspettava un bambino, la mia casa era più vuota? Sinceramente no: lo era, ma allo stesso modo di prima

Potevo in qualche modo influire sull’esito delle loro gravidanze? Non ero neanche un medico, non potevo salvare nessuno

Le gravidanze delle altre c’erano prima, c’erano in quel momento, ci sarebbero state sempre… e mai avrebbero influenzato concretamente la mia vita

Mi sentii improvvisamente libera: di pensare solo a me e ai miei bambini

La mia vita riprese il primo posto dei miei pensieri

Il resto era la storia delle altre; altro da me

L.H.

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